di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo
a cura di Matteo Balduzzi
Corpi di reato affronta il tema della mafia rileggendo il territorio italiano grazie a una fotografia esatta e non retorica, che ribalta l’immaginario legato alla cronaca. Le fotografie cercano il senso di uno scenario mutato, lontano dallo scontro violento degli scorsi decenni. Le organizzazioni criminali oggi si celano dietro una maschera di normalità, confuse nella società civile, vicine a noi più di quanto immaginiamo. Per contrastare questa progressiva invisibilità diventa necessario ricomporre i singoli eventi e tracciare una mappa del Paese attraverso la ricerca dei documenti storici, dei segni della presenza mafiosa sul territorio ma anche dei vuoti provocati dall’azione criminale.
Dopo avere ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale ed europeo, Corpi di Reato viene esposto per la prima volta in Italia nella sua completezza e diventerà parte delle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.
All’interno del bookshop, il Museo presenta tre piccole pubblicazioni, realizzate in co-edizione con gli artisti, che consentono di riguardare in modo ravvicinato e seriale tre delle opere in mostra.
25.04>10.06.2018
> Inaugurazione martedì 24 aprile 2018, ore 19
> Visita guidata con gli autori mercoledì 25 aprile, ore 11
Costo della visita: 7 euro
Prenotazione obbligatoria: servizioeducativo@mufoco.org o 02.66056631
> Visita guidata con Alessandro Imbriaco e Matteo Balduzzi domenica 10 giugno, ore 11
Costo della visita: 7 euro
Prenotazione obbligatoria: servizioeducativo@mufoco.org o 02.66056631
Orari di apertura della mostra:
Da mercoledì a venerdì: 16 – 19
Sabato e domenica: 10 – 13 e 14 – 19
Apertura straordinaria mercoledì 25 aprile: 10 – 13 e 14 – 19
Ingresso libero
Fotografia
Boa constrictor, Pignataro Maggiore, Caserta, 2015
- View of Corleone, Palermo, 2012. For around forty years Corleone was the stronghold of the Corleonesi clan, who waged the bloodiest Mafia war against the Italian state in the 1980s and ’90s. In a court hearing in December 1992, Mafia turncoat Leonardo Messina described the rise of the Corleonesi: “They seized control of the system by elbowing their way in. They took power by slowly, slowly killing everyone. The problem with these men is that they had everyone killed, often by us. Some people killed their brother, others their cousin, because they thought they would take their places. Instead, slowly, they gained control of the whole system. The structure’s the same but it’s their men, that nobody voted for, who are in power.”
- Falcone e Borsellino” Leisure and Cultural Club, Paderno Dugnano, Milan, 2012. The twenty-two bosses of the Lombard ‘ndrine met here on 31 October 2009 to elect Pasquale Zappia as the new representative of the Lombard ‘Ndrangheta. Their meeting was filmed by the police during the Operation “Infinito” investigations.
- Lettera minatoria,Lazzaro, Reggio Calabria, 2012. Filippo Cogliandro è lo chef del ristorante “L’Accademia” sul lungomare di Lazzaro. Nel 2008 ha denunciato le richieste estorsive subite da alcuni uomini del clan calabrese dei Barreca, contribuendo all’arresto di due esponenti della famiglia mafiosa. “Cornuto guarda che i porci campano poco”, recita una delle tante lettere minatorie recapitate a Cogliandro nel suo ristorante.
- AppleMark
- Boa constrictor, Pignataro Maggiore, Caserta, 2015
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