Giovanni Gastel
I gioielli della fantasia
1 dicembre 2021 – 22 maggio 2022
Triennale Milano
Il Museo di Fotografia Contemporanea contribuisce all’omaggio reso da Triennale Milano al fotografo Giovanni Gastel (Milano, 1955 –2021) con la mostra I gioielli della fantasia, che affianca la mostra di oltre 200 ritratti The People I Like, in collaborazione con il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
I gioielli della fantasia, dalle collezioni del Museo, presenta uno dei primi lavori che ha dato a Giovanni Gastel la notorietà internazionale. Sono esposte 20 immagini di un più ampio progetto commissionato all’autore dalla Daniel Swarovski Corporation nel 1991 per l’omonimo libro, pubblicato da Idea Books e tradotto in quattro lingue, e la mostra di gioielli del XX secolo, entrambi curati da Deanna Farneti Cera.
Dopo la prima presentazione al Museo Teatrale alla Scala, la mostra ha circolato per sei anni in alcuni dei più importanti musei europei di arte applicata (Museum Bellerive di Zurigo, Victoria and Albert Museum di Londra, Museum für Angewandte Kunst di Colonia, Kunstgewerbemuseum di Berlino) per raggiungere poi anche gli Stati Uniti.
La straordinaria vena creativa di Giovanni Gastel prende corpo nella reinterpretazione fantastica e immaginaria dei gioielli proposti e diventa una narrazione dalle atmosfere raffinate, poetiche e insieme sorprendenti, quasi un’incursione nelle iconografie dei bestiari medievali o nei costumi di certe ritualità primitive.
Ritroviamo qui l’eleganza stilistica e i temi centrali della sua ricerca artistica, il dialogo sincretico tra il mondo degli oggetti e quello della figura umana, l’ironia, il corpo e la maschera, il travestimento e la metamorfosi: un filo rosso che accompagnerà per tutta la vita il suo itinerario creativo.
Accanto vi è l’assoluta precisione della pratica artigianale e della sperimentazione tecnica: Gastel fotografa le modelle in pose predefinite con Polaroid 20×25 cm. sulle quali successivamente posiziona i gioielli per poi rifotografare la composizione d’insieme.
Il Museo di Fotografia Contemporanea conserva circa 300 opere dell’autore donate a Regione Lombardia da Lanfranco Colombo, importante gallerista ed editore milanese, fondatore della prima galleria italiana dedicata alla fotografia (Il Diaframma, 1967-1996), che negli anni Ottanta ha promosso la prima mostra personale di Giovanni Gastel e che gli è stato legato da profonda amicizia e affetto paterno.
Giovanni Gastel
La carriera di fotografo di Giovanni Gastel (Milano, 1955–2021) inizia in un seminterrato a Milano verso la fine degli anni Settanta, dove Gastel, giovanissimo, trascorre i suoi lunghi anni di apprendistato scattando foto e imparando le tecniche base di un mestiere che l’avrebbe poi portato al successo. Tra il 1975 e il 1976 lavora per la casa d’aste londinese Christie’s, mettendo in pratica ciò che aveva appreso. La svolta della sua carriera arriva nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda: dopo la pubblicazione della sua prima natura morta sulla rivista italiana “Annabella”, nel 1982, inizia a collaborare con “Vogue Italia” e, poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini, Direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, con “Mondo Uomo” e “Mondo Donna”. Tra gli anni Ottanta e Novanta, la carriera di Gastel nel mondo della moda esplode parallelamente al boom del Made in Italy. In quegli anni, Gastel sviluppa campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo e molte altre. Il successo in Italia lo porta anche a Parigi – dove negli anni novanta lavora per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain – nonché nel Regno Unito e in Spagna. Sebbene la sua carriera inizi nel mondo della moda, Gastel (fotografo e, al contempo, anche poeta) capisce rapidamente che il suo impulso d’espressione necessita anche di progetti con fini prettamente artistici. La consacrazione artistica non tarda ad arrivare e, nel 1997, Triennale Milano gli dedica una personale curata da Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale e il suo successo professionale si consolida così tanto che il suo nome che compare su riviste specializzate accanto a quello di mostri sacri della fotografia Italiana come Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna e di leggende internazionali come Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller. Il successo professionale apre le porte a un altro lato del repertorio fotografico di Gastel che fino alla fine degli anni 2000 era rimasto inesplorato: il ritratto. Negli ultimi anni, Gastel si scopre appassionato di questo ramo della fotografia e, come sempre ha fatto nella sua carriera, vi si immerge totalmente.
Informazioni
Giovanni Gastel
The People I Like
A cura di: Uberto Frigerio
Progetto di allestimento: Lissoni Associati
Prodotta da: Image Service in collaborazione con il MAXXI
I gioielli della fantasia
In collaborazione con: Museo di Fotografia Contemporanea
Biglietti: 8 euro
Triennale Milano
viale Alemagna 6, Milano
triennale.org
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Giovanni Gastel. Un omaggio
Martedì 30 novembre, ore 18.00
Incontro online con:
Stefano Boeri, Presidente Triennale Milano
Giovanna Melandri, Presidente MAXXI
Giuseppe Di Piazza, Giornalista
Cristina Lucchini, Condirettrice Vanity Fair Italia
Oliviero Toscani, Fotografo
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INSTALLATION VIEW

_foto Gianluca Di Ioia
Photo Giovanni Gastel, I gioielli della fantasia, 1991
dal progetto della Daniel Swarovski Corporation
© Eredi Giovanni Gastel – Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo
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