Negli stessi anni in cui decine di migliaia di persone vi si trasferivano per lavorare nelle grandi fabbriche del Nord Milano, la città di Cinisello Balsamo era anche grazie alle edizioni Universo, che pubblicavano Grand Hotel il principale centro di produzione del fotoromanzo italiano. Un genere di narrazione oggi desueto, ma capace negli anni del boom economico di una diffusione paragonabile solo a quella che ebbe in seguito la televisione.
Da queste suggestioni leredità della cultura industriale che ha profondamente improntato tutto il territorio e la non dimenticata tradizione produttiva del fotoromanzo nasce lidea di invitare due autori provenienti da ambiti completamente diversi, lo scrittore Giulio Mozzi e il fotografo Marco Signorini, a misurarsi con un genere da sempre controverso, tanto disprezzato dalla critica quanto amato dai lettori.
Il progetto partecipa alla costruzione del R.E.I.L., il Registro dei beni immateriali istituito della Regione Lombardia. Questo ha reso possibile unoperazione artistica sperimentale, capace di rivisitare in maniera anche ironica un linguaggio popolare, e ne ha garantito linserimento in una cornice più ampia, legata alla trasmissione e diffusione di una memoria condivisa.
Coerente con la tensione verso il pubblico che caratterizza fin dallinaugurazione loperato del Museo di fotografia contemporanea, lintero processo di realizzazione di Ricordami per sempre ha coinvolto gli stessi cittadini nella creazione di un racconto corale del territorio. Il progetto ha preso avvio con un affollato casting al Museo per la selezione degli attori tra i cittadini del Nord Milano. In seguito lintera troupe ha vissuto tra Milano, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni condividendo unesperienza di esplorazione, scrittura e regia che avveniva in presa diretta, mano a mano che la storia prendeva forma, attraverso la conoscenza dei luoghi e delle persone, primi fra tutti gli attori stessi e i numerosi soggetti direttamente coinvolti nel lavoro. Infine, la distribuzione delle copie nelle edicole, nelle biblioteche civiche e nelle più inaspettate sedi delle due amministrazioni pubbliche, restituisce il progetto in maniera capillare agli abitanti del territorio.
Ricordami per sempre è così al contempo un racconto di finzione una storia damore, come si conviene a un fotoromanzo, anche se con regole sovvertite e un documentario in cui le grandi vedute e i dettagli del paesaggio, gli spazi interni delle case e dei negozi, i volti stessi degli attori e delle comparse ci raccontano di unarea in profonda trasformazione fisica, culturale, sociale e ne ricostruiscono, a frammenti, la memoria.
This content is also available in: Inglese