LUOGHI

FOTOROMANZO


1. La stazione di Sesto San Giovanni

Poichรฉ ogni racconto รจ un viaggio, il nostro fotoromanzo comincia e finisce in una stazione ferroviaria: quella di Sesto San Giovanni. ย Costruita alla fine degli anni Sessanta, la stazione attuale รจ un nodo importantissimo del trasporto urbano e interurbano del Nord Milano.
La stazione antica, del 1840, era presso il Rondรฒ di Sesto: a pochi passi dalla Breda, dove si fabbricavano locomotive.ย La linea Milano-Monza non era stata costruita infatti ย– come scrisse un contemporaneo ย– ย“solo pei piaceri e pegli ozii dei milanesiย”, ma per ย“servire al commercioย”.

 

2. Il Falck Village Hotel

Il Falck Village Hotel, posto di fronte alla portineria dello stabilimento Unione, nasce dalla riqualificazione dellย’edificio che ospitava il Circolo operaio ย“San Giorgioย”. Ospita al proprio interno una selezione di opere fotografiche realizzate da giovani artisti italiani, appartenenti alle collezioni del Museo Di Fotografia Contemporanea. La hall รจ illuminata da una splendida immagine in bianco e nero dello stabilimento Unione, opera di Gabriele Basilico.

 

3. Il Villaggio Falck

Nel 1908 lย’ingegnere Attilio Franco fece costruireย a Sesto un piccolo quartiere di alloggi economiciย e salubri per gli impiegati e gli operai dellย’attiguaย Fonderia Attilio Franco (acquistata poi dai Falckย e ribattezzata Vulcano). Da lรฌ si svilupperร  negliย anni Venti il Villaggio Falck: dotato di tutto ciรฒย che servisse alla vita quotidiana ma ben separatoย (due chilometri circa) dal centro della cittร , accoglievaย i lavoratori del posto, i pendolari e gli immigrati,ย soddisfacendo il rapido incremento di personaleย impiegato negli stabilimenti.

 

4. La chiesa di San Giorgio

La chiesa di san Giorgio alleย Ferriere fu commissionata nelย 1932 dalla famiglia Falck comeย cardine di un complesso di edificiย pubblici (chiesa, asilo, scuola)ย per il villaggio operaio. La famigliaย Falck chiamรฒ a operare per la suaย realizzazione, oltre ai progettistiย F. Chiesa e A. Mella, anche altriย artisti di valore: Alessandroย Mazzucotelli per i ferri battuti delleย cancellate e delle suppellettili degliย altari, il Bazzi per le vetrate cheย illustrano le stazioni della Via Crucisย e per la statua in bronzo di Sanย Pietro, il Galizzi per le pale dย’altare.

 

5. La rotonda tra Vulcano e Unioneย 

Una rotonda: un non-luogo per eccellenza, posto traย ciรฒ che resta dello stabilimento Unione della Falck,ย il complesso alberghiero-commerciale cheย conservandone solo il nome ha completamenteย cancellato lo stabilimento Vulcano, tre enormi nuoviย edifici in costruzione, e il Villaggio Falck.ย Qui, allย’interno allย’esterno del bar e trattoria Miseriaย e nobiltร , in un punto nel quale memoria e smemoria,ย passato e presente, orizzontalitร  e verticalitร  siย incrociano brutalmente, hanno trovato ospitalitร ย alcune scene chiave del fotoromanzo.

 

6. Le botteghe di Sesto e Cinisello

Il protagonista del fotoromanzo, Lorenzo, cerca unaย donna della quale non sa piรน nulla da trentย’anni almeno.ย Gli viene lย’idea di battere i negozi e le botteghe: quelliย che hanno lย’aria di essere immutati da tanto tempo,ย o quelli i cui gestori abbiano una certa etร .
Quindi soprattutto quelli della piazza e del centro.ย Perchรฉ le botteghe, oltre che luogo di socialitร , sonoย anche luoghi di memoria. E in una bottega, infatti,ย con nostra grande meraviglia, ci fu raccontata una storiaย vera praticamente identica a quella inventata cheย stavamo realizzando.

 

7. Le case

Dovendo ย“girareย” alcune sceneย nelle case di alcuni dei personaggi,ย perchรฉ non usare proprio le caseย degli attori? Idea sciagurata:ย non cย’รจ posto piรน scomodo perย girare una scena di interni, che unย interno vero.
Dย’altra parte una cittร ย non รจ fatta solo di corpi edificatiย e di facciate: ma anche di cucine,ย tinelli, corridoi, camere da letto;ย e divani, fornelli, tavoli e tavolini,ย lampadari, tende, frigoriferi,ย librerie, armadiย…

 

8. Il centro commerciale Vulcano

Il centro commerciale Vulcano,ย realizzato dal gruppo Caltagirone,ย รจ la prima fase di un piรน ampioย progetto di trasformazioneย dellย’area, che nellย’intento delย costruttore dovrร  prendere il nomeย di ย“Caltacityย”. Costituisce un veroย e proprio monumento moderno,ย sul quale si estende unย’imponenteย piazza di copertura, sovrastata daย due edifici direzionali e da altri dueย destinati a strutture alberghiere.ย Lorenzo vi si aggira ย– perdendosiย in quegli sterminati spazi ย– in cercaย della redazione de ย“Il Diario delย Nord Milanoย”.

 

9. Lย’Archivio del lavoro

Lย’Archivio del lavoro รจ lย’erede diretto dellย’Archivio della Camera del lavoro di Milano. Il suo scopo รจ favorire, conservando e ordinando le carte del movimento operaio, lo studio della societร  civile lombarda degli ultimi cinquantย’anni. รˆ frequentato da studiosi, studenti, cittadini, lavoratori ย– che accedono alle fonti senza particolari formalitร  ย– provenienti dalla cittร  di Sesto, da Milano e da tuttย’Italia.
Lย’archivio รจ riconosciuto di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica per la Lombardia ed รจ quindi tutelato dal Ministero per i Beni e le Attivitร  Culturali.

 

10. Gli studi della Universo

A Cinisello, tra le vie Raffaello Sanzio e Francesco Guicciardini, sorgevano un tempo gli studi della casa editrice Universo, presso i quali si realizzavano i fotoromanzi di ย“Grand Hotelย”. Oggi non resta piรน nulla.
Gli uffici della casa editrice, invece, a poca distanza in via Viganรฒ, ospitano oggi una societร  di informatica.
Sulla spianata degli studi ย– in parte asfaltata alla bellย’e meglio, in parte sterrata con mucchi di calcinacci e rifiuti tra la vegetazione selvatica ย– รจ ambientata una delle scene piรน intense del fotoromanzo. Lรฌ il protagonista prende atto di ciรฒ che รจ accaduto del passato: non esiste piรน.

 

11. Lย’area ex-Marelli

Le cooperative edificatrici hanno contribuito fortemente a determinare il paesaggio di Sesto e Cinisello. Lย’intervento in corso nella parte dellย’area ex-Marelli verso Sesto ย– il lato verso viale Monza รจ stato occupato da grandi edifici di grandi aziende ย– รจ gestito da una cooperativa nata dalla fusione di cooperative anche centenarie: ย“La Previdenteย”, fondata nel 1903; ย“Auroraย”, di poco successiva; ย“Giacomo Matteottiย”, del primo dopoguerra; e altre ancora. Dove prima sorgevano gli stabilimenti, ora crescono le torri costruite dalle cooperative finanziarizzate…

 

12. Lo stabilimento Unione / Aree Falck

Coloro che hanno vissuto a Sesto non possono ricordare la colata continua del forno elettrico T3, quello ospitato nellย’enorme edificio (diecimila metri quadri di superficie, trenta metri dย’altezza) chiamato ย“Pagodaย”. Di notte, i vapori e i bagliori rossastri illuminavano tutta la cittร ; e i balconi delle case, al mattino, erano coperti da un velo di polvere rossa. Forno e stabilimento sono stati gradualmente dismessi tra il 1994 e il 1996, fino alla completa chiusura e alla vendita dei macchinari a industrie cinesi.

 

13. Il Circolo Familiare Primavera

Fondato sul finire degli anni ย’40 il Circolo Familiareย Primavera svolge da oltre 60 anni attivitร  ricreativa perย le famiglie dei lavoratori, con un bar, uno spazio esternoย e una sala biliardi rialzata in cui si ritrovano a giocareย Roberto e gli amici.
Il circolo occupa un edificio delย Quartiere giardino Falck ย– villaggio Diaz, progettatoย nel 1949 da Giovanni Broglio sul modello delle cittร ย giardino inglesi: casette e giardini a bassa densitร ,ย completamente circondati dalle acciaierie.

 

14. Il Parco Nord Milano

Abbiamo fatto fare un bel volo ai nostri personaggi,ย da viale Italia al Parco Nord. Ma non cย’รจ fotoromanzoย senza scena di tenerezze al parco.ย E volevamo che Lorenzo e Paola si riconciliasseroย in un luogo ย– il Parco Nord, appunto ย– che รจ quasi unย simbolo della positivitร  della buona amministrazioneย e della cooperazione tra amministrazioni. Al centro di unย territorio devastato dallo sviluppo ingovernato e dallaย deindustrializzazione quasi altrettanto ingovernata,ย lย’esistenza del Parco ci ricorda che un futuro buonoย รจ possibile. Anche se il passato non tornerร  mai piรน.

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