ME MUSEO | IL PROGETTO

EVENTI, INCONTRI E SEMINARI, PROGETTI

Il cortile di Villa Ghirlanda ospita una novità a firma del Museo di Fotografia Contemporanea e del suo pubblico. Dal novembre 2017, davanti alla magnolia monumentale, viene esposta a rotazione la riproduzione a scala gigante di una fotografia scelta dai cittadini tra le opere conservate nell’archivio del Museo.

I cittadini partecipano a momenti di incontro, scoperta e formazione sulle collezioni. Successivamente sono invitati, in veste di curatori, a selezionare un’immagine in cui si identificano o che suscita in loro un’emozione particolare. Queste fotografie, stampate in grande formato, vengono esposte ogni quindici giorni accompagnate da un racconto personale. Contemporaneamente, all’interno del Museo, è possibile ammirare nei giorni di apertura al pubblico la fotografia originale corredata di didascalia tecnico-scientifica.

ME MUSEO si inserisce all’interno del progetto annuale “Non così lontano”, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Protagonismo culturale dei cittadini”, che vede partecipare accanto al Museo il Teatro degli Arcimboldi e lo Spazio MIL. Insieme ad altre azioni parallele, con Me Museo il MUFOCO intende coinvolgere attivamente i cittadini in quanto proprietari del patrimonio pubblico del Museo, per darne una rilettura nuova e inconsueta.

Il Museo apre le porte al pubblico ogni primo sabato del mese, con un approfondimento sui diversi generi fotografici.
Per partecipare agli incontri contattaci: servizioeducativo@mufoco.org o 02.66056631 – 02.6605661.
Per iniziare a prendere confidenza con le collezioni fotografiche è possibile consultare online il motore di ricerca 

Il ciclo di incontri si è concluso a maggio 2018.

 

LE FOTOGRAFIE SCELTE DA VOI

 

© Luca Andreoni
Veduggio con Colzano, 1997
Fondo Archivio dello Spazio, Città metropolitana di Milano

Veduggio è un Comune confinante con quello dove viviamo. Stessa terra, stessa cultura. Eppure si trova al di là del Lambro, un confine naturale facile da scavalcare ma anche un confine mentale che fa sì che sia luogo sconosciuto, quasi terra straniera. Infatti non conoscevamo questo posto e ci siamo poi stati per vederlo di persona. È affascinante come la fotografia faccia scoprire luoghi non solo lontani ed esotici ma anche la propria cultura. Ed è una piacevole coincidenza che questa fotografia sia stata realizzata da Luca Andreoni, un artista che abbiamo “scoperto” quasi per caso sul web e poi avuto il piacere di conoscere ed apprezzare anche personalmente. Ci è piaciuto molto questo gioco di scoperte e collegamenti che una, apparentemente, semplice fotografia è in grado di creare.
Cristina Corti e Roberto Mauri

 

 

© Luca Maria Petella
Qui è normale, 1969-1970
Fondo Lanfranco Colombo, Regione Lombardia

Questa fotografia mi ha colpito subito, dandomi un piccolo sobbalzo al cuore che mi ha costretto a soffermarmi e osservarla bene. Un mondo oscuro che circonda una persona protesa verso la luce, in cerca di una via d’uscita, anche se un po’ irreale, mi ha riportato alla memoria momenti bui, ora superati, che, forse, tutti prima o poi viviamo. Niente panico, si dice. Ma in quei momenti non c’è nulla che possiamo controllare davvero e l’unico desiderio è di essere normale, non marziani incompresi. È stato anche grazie alla fotografia che ora quei momenti sono il mio passato. Davvero curioso come un singolo scatto sia capace di raccontarlo tutto in una semplice immagine.
Roberto Mauri

 

 

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