A cura di Roberta Valtorta
Inaugurazione 1 marzo 2013 ore 18.30
Triennale di Milano
Orari: martedì – domenica 10.30 – 20.30, giovedì 10.30 – 23.00
Lunedì chiuso
Ingresso gratuito
VISITE GUIDATE
sabato 2 marzo ore 11 e giovedì 28 marzo ore 19
Costo: 5 euro.
prenotazione obbligatoria: 02.6605661, servizioeducativo.mfc@gmail.com
La mostra presenta una selezione di opere dalla serie “To Face”, lavoro che Paola De Pietri ha realizzato lungo il fronte italo-austriaco della Prima Guerra Mondiale tra il 2009 e il 2011 e che indaga il lento mutamento del paesaggio di montagna segnato dai bombardamenti, dalle trincee, dai residui della guerra.
Dove un secolo fa cera la guerra, ora cè la natura; i segni che quella ha lasciato sono confusi nella pietra della montagna o nellerba che tutto ricopre. Solo esili indizi possono ricondurci alla complessità e alla durezza degli eventi, ora nascosti sotto il paesaggio naturale. Anche se in alcune immagini è possibile riconoscere ciò che resta di una trincea, Paola De Pietri ha fotografato ciò che non cè più: la sua fotografia è dunque soprattutto pensiero, memoria, è ricerca della storia degli uomini nelle tracce materiali del paesaggio.
Lartista ha osservato il silenzioso lavoro della natura che si riappropria lentamente di luoghi modificati dalla storia degli uomini. Le immagini mostrano una quotidianità del paesaggio naturale che nulla ha a che vedere con la rappresentazione della montagna consolidata nellimmaginario del turismo, fondato sulla magnificenza e sulla meraviglia.
Con il suo consueto rigore e il suo elegante approccio concettuale, Paola De Pietri evita sapientemente il rischio e linganno della bellezza del paesaggio, dei colori saturi e brillanti, delle luci attraenti nella loro straordinarietà, scegliendo invece un tipo di fotografia dai toni smorzati, sottilmente e dolcemente documentaria, antispettacolare. Il grande formato delle opere (130 x160 cm) aiuta losservatore a entrare nellampiezza dei paesaggi e a vivere una dimensione spazio-temporale sospesa.
Il progetto ha vinto il prestigioso Renger Patzsch Award 2009, istituito dal Folkwang Museum di Essen e sostenuto dalla Dietrich Oppenberg Stiftung, ed è pubblicato nella sua interezza in un volume edito dalleditore tedesco Steidl. La mostra è stata presentata anche al MAXXI di Roma nella primavera scorsa.
Paola De Pietri (Reggio Emilia, 1960) è oggi unartista molto stimata sia in Italia che in Europa. Laureata presso il DAMS di Bologna, si dedica alla fotografia a partire dai primi anni Novanta. Lavora sullidea di territorio, sia esso quello urbano delle città oppure quello organico e vegetale della natura, e sul rapporto dell’uomo con lo spazio abitato in relazione alla sua identità. Prende parte a numerosi progetti di committenza pubblica (Archivio dello Spazio/Provincia di Milano, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, Museo di Fotografia Contemporanea). Ha esposto in importanti sedi italiane ed europee. Tra queste: Espace Electra, Paris, 2000, Kunsthalle des ArtMax, Braunschweig, 2001, GAM di Bologna 2001, Galleria Civica di Siracusa, 2002, MAXXI, Roma 2003, Palazzo Bricherasio, Torino, 2003, Biennale di Architettura, Venezia, 2004, Centre de la Photographie, Lectoure, 2004, Fotomuseum Winthertur, 2005, Villa Manin, Passariano, 2005, Quadriennale di Roma, 2005, Centro Internazionale L. Malaguzzi, Reggio Emilia, 2006, Museum of Contemporary Art, Shangai, 2006, Museo di Fotografia Contemporanea, 2007, MARCA, Catanzaro, 2008, Le Bal, Paris , 2011, Settimana Europea della Fotografia, Reggio Emilia, 2012, MAXXI, Roma 2012.
Sue fotografie sono conservate in molte collezioni pubbliche e private.
Tra i volumi pubblicati: Paola De Pietri. Dittici (Art&, Udine, 1998), Paola De Pietri, Quaderni della Galleria dArte Moderna di Bologna, Pedragon, Bologna 2001, To Face, Steidl, London 2012.
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